2024 – Cartaval – A Carneval ogni carta val!
Quante volte al giorno usiamo la carta, non solo per scrivere o leggere, ma per altri 1000 motivi?
La diamo per scontata nella nostra vita ma da secoli ne siamo letteralmente circondati, ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo nel corso dei secoli usandola per diversi scopi: dal tramandarci le antiche rotte per scoprire il mondo, a strumento di comunicazione di massa. La sua storia si intreccia con quella dell’uomo, con la diffusione di quotidiani che diventano oggetti alla portata di tutti e destinati anche ad altri usi, come giochi, carta per decorare, nella pulizia personale, nell’arte, nella moda o come trappole per noiosi insetti.
Ad aprire questo viaggio di cellulose, tutti i vestiti sono realizzati con varie tipologie di carta, un grande mappamondo quale testimone di tempi e paesi diversi, artefici dell’evoluzione di questo materiale contribuendo a migliorare la vita dell’uomo nel corso dei secoli e dove il nostro gruppo musicale presente sul carro farà ballare le diverse carte geografiche.
La funzione principale della carta nei secoli è stata di tramandare la conoscenza nei vari campi in tempi più recenti con la stampa è diventata anche uno strumento di comunicazione di massa, trasformandosi in quotidiani, libri e riviste adatte ad ogni età.
Da mezzo di comunicazione a gioco è un attimo, grazie all’abilità degli antichi samurai nasce infatti l’arte di piegare la carta, assumendo con il passare del tempo anche un potere terapeutico e il famoso detto “NULLA È FISSO E TUTTO SI TRASFORMA” viene rappresentato dai più famosi origami.
Anche nel campo artistico questo antico materiale ha assunto un ruolo di grande importanza grazie alle decorazioni di alcune abitazioni dello sfarzoso periodo Barocco e Rococò dove tutto diventa una cosa sola dagli affreschi agli arazzi diventando simbolismo ed estetica al punto tale che l’abito si mimetizza con lo stesso decoro murale, dando sfogo ad eleganza e signorilità.
L’arte, moda e il gioco vanno di pari passo nell’atelier di Dolze e Gubana, dove vengono ritagliate e vestite le bamboline di carta per la sfilata di moda che tutte le più piccine hanno sempre sognato di creare.
Ma l’uso della carta con il tempo diventa anche un’arma micidiale contro le mosche, trasformandosi in striscioline killer.
Tempi e luoghi hanno fatto della carta oggetto di utilizzi più disparati, più recentemente durante il Carnevale a Trieste il quattordicenne Ettore Fenderl non avendo a disposizione confetti o petali di rose da lanciare, tagliuzzò tanti pezzettini di carta colorata e li lanciò sulle maschere che passavano.
Gesto che rimarrà nella storia perché il famoso pezzettino di carta colorata diventerà da lì a poco icona assoluta del Carnevale in tutto il mondo prendendo il nome di coriandolo.
Non c’è coriandolo e Carnevale senza la maschera di Arlecchino, che sarà rappresentato sul carro principale naturalmente fatto di cartapesta, i preparativi sono in pieno svolgimento, in un angolo del capannone, si intravede una sagoma, un catino e tanto casino, il tempo corre e bisogna far presto, acqua colla e montagne di carta, attrezzi fuori posto… la fretta di finire non è sicuramente un buon pretesto…. Arlecchino pensaci tu che la Bora non ce la fa più!
3^ classificata
Regia generale: 78
Cura e Fantasia dei Costumi: 81
Brio e Macchiettistica: 65
Aspetto Scenotecnico del Carro Principale: 70
Totale Punti: 294