1985 – Ma che musica maestro
… E anche quest’anno la LAMPO si presenta puntuale come sempre al suo appuntamento con II CARNEVALE MUGGESANO.
II tema che e stato scelto e senz’altro uno del piu rumorosi si tratta infatti della musica.
Perche e stato scelto? Ma e semplice.
La musica ci accompagna in ogni giorno e in ogni ora della nostra vita, e siamo talmente abituati ad averla come compagna, che, a volte, non la sentiamo piu. Non ci accorgiamo infatti dei milioni di dischi che si comperano e si ascoltano dalle radio e dagli stereo che funzionano ininterrottamente a tutto volume, frastornandoci con i loro potenti Watt.
Ma non c’e solo questo. Volendo, tutto quello che ci circonda e musica: e musica il frastuono dei clacson, il girare veloce e preciso dei motori, il vento tra gli alberi, Io squillare del telefono. E quail… mirabili orchestre sono il vociare delle interminabili file agli sportelli o nei negozi…. Ma andiamo per ordine.
La musica e senz’altro una delle piu antiche espressioni dei sentimenti dell’uomo, e per questo ha sottolineato ogni momentostorico della travagliata vita umana.
E allora, come meglio si potevano rappresentare le primordiali orchestre se non con un folto gruppo di neri africani, con I loro frenetic! ritmi di Tam-Tam; per non parlare poi dei grandi compositori con le loro immortali opere, gli splendidi ed esaltanti period! delle Jazz-Band, mirabilmente rappresentati da una elegantissima Filarmonica di Santa Barbara diretta dal maestro Liliano Coretti. Si susseguono poi i romantici ricordi ispirati dal focoso Flamenco, e per finire, una carrellata sugli stereotipati e a volte incomprensibili ritmi della musica Flock.
Per millenni la diffusione della musica era affidata ai Cantastorie che con i loro stornelli melodiosi raccontavano fatti ed avvenimenti, anche se a volte aggiungevano qualche tocco personale. (Anche oggi esistono questi personaggi, essi possono essere trovati un po’ dappertutto, anche molto in alto).
In seguito nacquero le macchine piu strane: si inventb il grammofono, un oggetto che oramai ci fa sorridere e ricorda alle nonne i momenti della gaia giovinezza, le prime ingombranti e gracchianti radio, dalle quali uscivano quelle voci cosi calde e sentimentali. Arrivarono poi i Juke box, che fin dagli anni 50
martellano le orecchie alle coppiette che si appartano tra i separe dei locali. Oggi siamo circondati dai piu futuristici ordigni come gli stereo ad altissima fedelta, i compact accompagnati da una schiera di incomprensibili termini: dolby, woofer, twiter e chi piu ne ha piu ne metta.
Ma una cosa e certa, tutto questo vuol dire: MUSICA E BELLO.